Il 3 febbraio 2021 all’Urban Center di Trieste il roadshow di BIOINITALY 2021 Investment Forum
Oggi possiamo dire con certezza che l’innovazione scientifica rappresenta l’antidoto più efficace per uscire dalla crisi che così duramente ci ha colpito nel corso dell’ultimo anno.
Sequenziamento genomico, tamponi molecolari, test diagnostici, vaccini: mai come oggi la scienza è al centro dell’attenzione delle Istituzioni e dei Governi a tutte le latitudini del globo. In questo contesto, il mondo legato al bio-tech ha dimostrato una fortissima capacità di intervento e di risposta ai bisogni emersi a seguito della diffusione del Covid: dati recenti del MISE ci dicono che nel 2020 sono nate 41 nuove start-up biotech, ben 33 tra marzo e ottobre. Non parliamo solo di salute.
Secondo le stime dell’OCSE, le biotecnologie nel 2030 avranno un peso enorme nell’economia mondiale: saranno biotech l’80% dei prodotti farmaceutici, il 50% dei prodotti agricoli e il 35% dei prodotti chimici e industriali, incidendo complessivamente per il 2,7% del PIL globale. L’ONU stima inoltre che la popolazione mondiale crescerà dagli attuali 7,8 miliardi a 9,7 nel 2050. Una popolazione mondiale più numerosa e tendenzialmente più benestante farà, quindi, crescere la domanda globale di servizi sanitari in grado di migliorare la qualità e la durata della vita, al pari della domanda di risorse naturali. Ne deriva che solo attraverso il progresso scientifico e la tecnologia saremo in grado di garantire uno sviluppo che sia sostenibile per tutti e più rispettoso delle fonti disponibili. Scienza ed innovazione rappresentano quindi il volano per permettere non solo l’uscita dalla crisi sanitaria che oggi stiamo vivendo, ma anche per favorire il benessere economico delle nostre comunità e la salvaguardia dell’ambiente.
La regione Friuli Venezia Giulia, in questo contesto, presenta uno degli ecosistemi scientifici più dinamici e innovativi a livello internazionale: qui hanno sede Istituti di eccellenza come la SISSA, il Sincrotrone, l’ICTP oltre che a Università e Poli Tecnologici che hanno consentito di raggiungere nel corso del tempo una delle concentrazioni di ricercatori tra le più alte in Italia. Come evidenziato in un recente report dell’OCSE (OECD LEED 2020/08) il FVG presenta dati estremamente incoraggianti sulla presenza di imprese specializzate nei settori della ricerca scientifica anche grazie alla contaminazione culturale a cui da sempre è soggetta alla luce della sua posizione strategica di confine. Con l’obiettivo di favorire la nascita di nuove realtà operanti nel settore del bio-tech, Assobiotec, Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cluster Spring realizzano il BioInItaly 2021 Investment Forum, l’evento che permette alle migliori idee imprenditoriali in ambito salute e circular economy di incontrare investitori finanziari e corporate di tutto il mondo. La tappa di Trieste, che si terrà il 3 ottobre presso l’Urban Center, è realizzata grazie al supporto di Bio4Dreams, l’unico incubatore certificato (e completamente privato) dedicato al settore bio-tech presente nel nostro Paese.
L’evento costituisce anche il momento di avvio delle attività dello Urban Center di Trieste, spazio dedicato alla crescita delle imprese nel settore BioHighTech che comprende biomedicale, biotecnologie e bioinformatica. Sarà il luogo di insediamento di start-up ma anche sede di incontri, divulgazione e scambio attivo tra startupper e giovani studenti attraverso la fruizione di spazi “aperti” che stimolano il dialogo e la contaminazione dei saperi. Fondazione Pietro Pittini, partner attivo del progetto grazie a Bio4Dreams e BioValley Investments, proporrà attività di animazione volte a favorire – in Urban Center – l’approfondimento delle STEM e STEAM tra giovani studenti, comunità educante e startupper innovativi in ambiti strategici per le scienze della vita. Stay tuned!
Le startup e le idee imprenditoriali interessate a BioInItaly 2021 Investment Forum possono applicare al link di seguito: