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La ripartenza scolastica: dati e sfide per l’anno 2022/2023

A settembre la campanella è tornata a suonare per più di 7,2 milioni di studenti del nostro paese (MIUR, 2022). Le scuole italiane hanno riaperto le porte a un anno che si configura come un periodo di nuove sfide per tutti gli attori del mondo scuola, a partire dalle nuove indicazioni per l’organizzazione dell’emergenza COVID-19, la gestione di risorse economiche istituzionali e del PNRR, volti a creare un ambiente comunitario, inclusivo e cooperativo, dopo le difficoltà che hanno caratterizzato il biennio 2020-2022.

I numeri dell’anno scolastico

Secondo il report “Principali dati della scuola” pubblicato a settembre 2022 dall’Ufficio di Statistica del MIUR queste sfide si rivolgono a 40.466 sedi scolastiche statali, la cui maggior parte è composta da scuole dell’infanzia e istruzione primaria (69%). Il restante 31% è composto dal 17,9% di scuole secondarie di I grado e il 13,1% da scuole secondarie di II grado, distribuite in licei (51,1%), tecnici (31,8%) e professionali (17,1%). A fronte del numero di studenti e sedi scolastiche, i docenti istituiti per l’anno scolastico 2022/2023 sono complessivamente 684.600 per i posti comuni e 186.205 per i posti di sostegno. Mentre la percentuale dei docenti appare stabile e in leggero aumento dal 2018, il numero di alunni è progressivamente diminuito di circa il 6%.

A questi dati si aggiungono i numeri delle scuole paritarie, corrispondenti a circa 12 mila sedi frequentate da più di 800 mila studenti sul territorio italiano, di cui quasi due terzi è dedicato al mondo dell’infanzia.

Le sfide da affrontare

L’istituzione scolastica sarà innanzitutto chiamata ad affrontare la nuova gestione dell’emergenza COVID-19, moderata dal vademecum pubblicato dal MIUR (MIUR, 2022).

Le misure disposte dal Ministero dell’Istruzione appaiono allentare la rigidità che ha contraddistinto l’ultimo biennio – con difficili interazioni sociali soprattutto per i più piccoli – consentendo a docenti e alunni di riscoprire la socializzazione. Questa sorta di normalità “vigilata” rischia tuttavia di rimanere una sorta di sperimentazione, in attesa dell’evoluzione e verifica dei dati epidemiologici. Rincamminarsi verso una scuola protagonista di quella dimensione sociale appare indubbiamente un processo complesso e co-partecipato dipenderà da diversi fattori, tra cui la gestione delle risorse per la scuola.

Il tema dei fondi è stato affrontato nel report “Le risorse per la scuola: luoghi comuni e dati reali”, pubblicato da Fondazione Agnelli il 21 settembre 2022 (Fondazione Agnelli, 2022).

Secondo Andrea Gavosto, direttore di Fondazione Agnelli, è prioritario investire maggiormente sulle infrastrutture scolastiche come sulla formazione dei docenti e sulla loro opportunità di fare carriera. Per ciò che concerne i ragazzi, mancano gli investimenti sull’allungamento del tempo a scuola estesi a tutte le aree regionali del paese, oltre alle opportunità di partecipare a progetti, attività sportive, culturali e artistiche che contribuiscano ad arginare le diverse forme di svantaggio sociale, soprattutto nelle scuole medie (Il Messaggero, 2022). I fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destinati alle scuole, consultabili sul portale Futura, possono permettere innanzitutto la messa in sicurezza degli edifici scolastici e la riqualificazione del patrimonio edilizio, il primo parametro necessario per offrire spazi adeguati di apprendimento e socialità anche in contesti svantaggiati.

L’indagine “Alla ricerca del tempo perduto”, pubblicata da Save the Children, illustra le disuguaglianze delle strutture educative del nostro paese, esplicitando il problema della qualità dell’investimento della spesa pubblica nel mondo scolastico. L’analisi sottolinea la correlazione positiva tra offerta di tempi e servizi educativi e livelli di apprendimento: la maggiore presenza di mense, palestre, tempo pieno e certificato di agibilità si registra nelle stesse scuole con i punteggi medi più elevati alle prove INVALSI. Questa relazione traspare ancor più nelle scuole con un’alta percentuale con minori svantaggiati: nelle province con maggiori percentuali (>20%) di studenti appartenenti al quintile socioeconomico più basso, nonostante lo svantaggio economico evidente di determinate province d’Italia, la presenza del tempo pieno o della mensa e l’adeguatezza delle infrastrutture fisiche, si associa comunque a migliori punteggi di apprendimento alle prove INVALSI e minori tassi di dispersione scolastica implicita, con punteggi in matematica e italiano in linea con la media nazionale  (Save the Children, 2022).

Creare comunità

Gli esiti delle prove INVALSI 2022 hanno evidenziato la staticità o, in alcuni casi, il peggioramento del calo di apprendimento degli studenti registrato a partire dal 2021 (INVALSI, 2022). Nei risultati registrati riecheggia un biennio che non ha risparmiato ostacoli a nessun attore dello scenario scolastico, esacerbando le disparità e aumentando le distanze sociali. Nella memoria collettiva permangono chiare l’assenza di momenti di condivisione come l’impossibilità di fruire di un ambiente scolastico aperto, libero, comunitario.

 

Secondo Franco Lorenzoni, la vera sfida per l’anno scolastico 2022-2023 appare proprio quella di costruire una comunità accogliente, che consenta di tessere una rete sociale sicura in cui coltivare apprendimenti, interessi, passioni (Lorenzoni, 2022).  Una scuola che curi le ferite, garantendo presidi educativi che ingaggino la curiosità degli alunni e consentano il fiorire delle loro competenze. Di cosa ha bisogno la scuola di quest’anno? Di spazi educativi aperti e fruibili, dove studiare insieme, creare arte, comporre musica, vivere lo sport, scoprire nuovi linguaggi.

 

Alla luce dei dati e delle riflessioni emerse dai rapporti stilati dagli esperti di ricerca educativa, Fondazione Pietro Pittini accompagnerà, nell’anno scolastico 2022/23 bambini, ragazzi e docenti di 48 plessi scolastici distribuiti su tutto il territorio regionale con sei diversi progetti dedicati alle scuole primarie e secondarie di primo grado: Sperimentare il Futuro, + Sport a Scuola, MUS-E, Science Smoothie, GYM e Didattica 4.0. Selezionati educatori, istruttori sportivi, atelieristi e divulgatori scientifici condurranno le classi e i gruppi dei nostri alunni alla scoperta di nuovi mondi letterari, informatici, sportivi e artistici. I lavori di gruppo sono pensati per dare momenti laboratoriali ed esperienziali che consentono l’avvicinamento a nuovi paradigmi didattici, ideali per sviluppare la fantasia, lo stupore, la creatività, la sperimentazione e lo scambio tra pari; l’attività fisica e lo sport permettono una crescita sana e momenti di gioco inclusivo anche per i più piccoli. Attraverso questi driver – sport, arte e cultura, e STEAM – si soddisfano così le diverse richieste di ogni singola realtà scolastica.

 

Per agevolare il contatto e la scelta del progetto più adatto a ogni plesso, i progetti vengono condivisi anche attraverso il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale FVG e questo dialogo strutturato consente la divulgazione diretta delle opportunità educative verso le singole scuole del nostro territorio.

A monte vi è la mappatura dei bisogni e un continuo monitoraggio delle attività svolte nelle diverse sedi, così da tessere una rete che sostenga in maniera continuativa l’offerta formativa lungo tutto il percorso scolastico; il coinvolgimento di autorevoli partner educativi rispetto alle esigenze specifiche dei diversi istituti, l’evoluzione dei fabbisogni e le valutazioni finali di impatto permettono un dialogo costruttivo volto a migliorare l’offerta formativa per bambini e studenti.

 

Ogni progetto riconosce il fondamentale ruolo dell’insegnante e della sua partecipazione attiva sia nella scoperta e nell’acquisizione di nuove conoscenze, che nel percorso di crescita degli studenti. Nelle mani dei docenti rimane infatti la responsabilità di valorizzare le vocazioni dei singoli ragazzi e ricucire il legame di comunità di apprendimento in cui vivono: ispirarli alla scoperta, alla cooperazione, alla creazione della relazione tra i contenuti appresi e il mondo reale, per prepararli ad essere protagonisti del loro domani.

 

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