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Fondazione Pietro Pittini e ICGEB: un ponte tra le giovani generazioni e la scienza

L’ICGEB è l’Istituto che il 5 marzo ha isolato e sequenziato il virus del Covid-19 che circola in Friuli Venezia Giulia: un risultato importante che aiuta a capire le caratteristiche del coronavirus e permette di testare farmaci e vaccini per contrastarlo.

Gennaio 2020: firmata la convenzione tra FPP e ICGEB

Il 21 gennaio 2020 a Trieste la Presidente di FPP Marina Pittini e il Direttore Generale di ICGEB Lawrence Banks hanno siglato un accordo per promuovere la diffusione della ricerca sul nostro territorio, ponendo l’attenzione sulla crescita dei giovani in un contesto ricco di occasioni e possibilità per il mondo di oggi e quello di domani.

Le iniziative avviate mirano a promuovere e a innalzare il livello di conoscenza scientifica dei giovani anche attraverso l’aggiornamento degli insegnanti: scuole primarie e secondarie di primo grado in primis, ma anche tutte le altre fasce di studenti, che avranno l’occasione di capire e dare valore alla ricerca scientifica regionale, in particolare alle attività dell’ICGEB.

Ma cosa fanno FPP e ICGEB? perché insieme?

La FONDAZIONE PIETRO PITTINI (FPP) si dedica principalmente ai giovani e, all’interno del capitolo dedicato all’Innovazione e allo Sviluppo, ricerca percorsi a loro dedicati per prepararli adeguatamente alle sfide del futuro. Promuove e favorisce l’incontro tra l’offerta di divulgazione scientifica degli enti di ricerca della Regione FVG e le esigenze del mondo della Scuola.

L’Organizzazione intergovernativa International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB) opera all’interno del sistema delle Nazioni Unite. Dal 1994 gestisce 46 laboratori all’avanguardia: a Trieste in Italia, a Nuova Delhi in India e a Città del Capo in Sudafrica e costituisce una rete interattiva con oltre 65 Stati membri. L’Organizzazione si dedica alla ricerca avanzata in numerosi campi – tra i quali la virologia, genetica molecolare, neurobiologia e immunologia – e  alla formazione e alla diffusione delle conoscenze, applicando le più recenti tecniche nei settori di biomedicina, protezione ambientale/bonifica, produzione di biofarmaci, biopesticidi e biocarburanti.

Da questa nuova connessione nasce dunque uno scambio di esperienze che reciprocamente favoriranno attività come la divulgazione scientifica e l’avvicinamento dei giovani alla vasta potenzialità delle competenze scientifiche.

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