Si è svolta a Udine, il 10 Maggio scorso, la fase finale di Percorsi Spericolati II. Il progetto, promosso da Fondazione Pietro Pittini assieme a Meraki-desideri culturali, Rob de Matt, Avanzi. Sostenibilità per Azioni, Coop.Soc. Cramars e Rete Rifai, è nato con l’obiettivo di valorizzare l’operato di piccole ma innovative realtà imprenditoriali della montagna attraverso il coinvolgimento di un gruppo di ragazze e ragazzi provenienti da tutta Italia. L’edizione di quest’anno ha dato l’opportunità ad un gruppo di 28 giovani provenienti da 11 regioni d’Italia di mettere a disposizione competenze ed energie per valorizzare 7 realtà di montagna coinvolte.
La prima fase di training residenziale che ha avuto luogo a Valbruna (UD) e Arta Terme (UD) ha previsto l’erogazione di più di 50 ore di formazione con docenti, relatori ed ospiti. Tutti i partecipanti hanno avuto modo di mettersi alla prova e acquisire competenze utili su vari temi tra i quali: community engagement, progettazione, service design e storytelling.
In queste due località, incorniciate dalle Alpi Carniche e Giulie, i partecipanti hanno avuto modo di incontrare le 7 realtà che quest’anno hanno scelto di aderire al progetto sposandone la causa e le finalità. La settimana di training non è stata soltanto formazione ma anche e soprattutto un’occasione per rafforzare la conoscenza reciproca e condividere percorsi, esperienze e motivazioni legate ai temi della valorizzazione territoriale e dello sviluppo delle aree al margine
Successivamente, i 28 partecipanti, suddivisi in gruppi, hanno approfondito nel corso di una 2 giorni dedicata la conoscenza delle realtà partner . Durante questa fase intensiva i ragazzi e le ragazze si sono immersi nelle dinamiche e peculiarità delle imprese, ascoltando e comprendendo i loro fabbisogni in termine di valorizzazione e comunicazione.
In seguito a questa fase, e grazie al prezioso supporto dei tutor Naima Comotti, Lucia Borso, Teresa De Martin, Nicolò Melli e Giulio Nascimben, i partecipanti hanno lavorato da remoto alla produzione di prodotti, strumenti e strategie comunicative in risposta alle sollecitazioni e alle necessità rilevate precedentemente. Qui ogni gruppo ha potuto mettere a sistema le singole conoscenze e competenze, facendo leva su quanto appreso durante la fase formativa e potendo contare sull’affiancamento di esperti e professionisti del settore.
Infine, il 10 Maggio presso le sale dell’Arcidiocesi di Udine si è tenuta la fase conclusiva del progetto alla presenza di partner, istituzioni e altri sostenitori della Fondazione. Nel corso del pomeriggio i partecipanti hanno avuto modo di esporre i progetti di valorizzazione delle imprese a cui ogni singolo gruppo era associato e su cui hanno lavorato.
Gli elaborati prodotti dai partecipanti hanno spaziato da:
- strategie di valorizzazione social e marketing (Tessitura Sauris Rete Imprese, Coop. Soc. Valcanale /Cave Predil)
- strategia di rebranding e storytelling (Gal Montagna Leader, Il borgo delle mele)
- recupero e valorizzazione del territorio (Azienda Agricola Zalpa)
- community engagement (Azienda Agricola Gambon)
- strategia per l’attrazione dei giovani professionisti (Azienda agricola Mieli dei Roncs)
Ciascun gruppo ha avuto modo di raccontare il proprio lavoro anche alla presenza di una giuria composta da Cristina Papparotto (membro del CDA di Fondazione Pietro Pittini), Stefania Marcoccio (Coop. Sociale Cramars), Valentina Asquini (Itinerari Paralleli), Danilo Farinelli (Carnia Industrial Park), Michela Vogrig (Legacoop FVG)
“In linea con la mission della Fondazione,- commenta Marina Pittini, presidente della Fondazione Pietro Pittini- Percorsi Spericolati ha permesso anche quest’anno la valorizzazione di realtà innovative e nuove forme di ri-attivazione dei territori al margine, sostenendo al contempo l’empowerment delle nuove generazioni. Un’esplorazione collettiva attraverso la conoscenza di luoghi e attività imprenditoriali, culturali e di comunità, un tentativo di connessione tra generazioni, professionalità e scelte di vita.”